Ovviamente dedichiamo questo notiziario alle
spedizioni che hanno appena lasciato il nostro pianeta
per esplorare Marte. Cominciamo quindi con la MARS
GLOBAL SURVEYOR, la cui partenza fissata
inizialmente per il 6 novembre veniva rinviata di 24 ore,
a soli 66 secondi dal decollo, a causa della pioggia e del
forte vento nell'alta atmosfera che avrebbe potuto
piegare il razzo (un Delta2-7925 alto circa 38m) dalla sua
traiettoria. Il giorno successivo (7 novembre) alle
12:00:50 (ora della Florida) il Delta2 si staccava dalla
rampa 17A di Cape Canaveral e 50min più tardi con la
separazione dal terzo stadio la sonda iniziava la sua
corsa. Dopo 80 min dal lancio le stazioni DSN della
NASA ricevevano il suo segnale, stabilendo che tutto
procedeva come previsto: il viaggio di 700 milioni di Km
era così iniziato e si concluderà il 12 settembre in orbita
marziana.
Lo scopo di tale missione è di mappare il 99%
della superficie marziana in circa due anni (a partire dal
marzo 1998), cercando tracce di luoghi che potrebbero
aver ospitato la vita. Successivamente la MGS sarà
convertita in un ripetitore spaziale tra la Terra e la
flottiglia di sonde che visiterà il pianeta Rosso entro
l'anno 2005. Questa missione, che porta una serie di
sofisticati strumenti per telerilevamento,per studiare la
superficie del pianeta e la sua composizione, il suo
campo magnetico e la sua atmosfera, è costata
complessivamente 230milioni di $ (155 solo la sonda);
si tratta della prima di una decina di missioni che,
basate sulla recente filosofia NASA del cheaper, faster,
better, dovrebbe servire a chiarire definitivamente se
esisteva, o esiste, la vita su Marte.
La strategia della
NASA prevede di lanciare sonde ogni 26 mesi (quando
la Terra e Marte sono correttamente allineati per un
lancio spaziale). Dapprima si cercheranno luoghi dove
era abbondante l'acqua (qui l'energia chimica potrebbe
aver stimolato primitive forme di vita), successivamente
verra' inviata una flotta di piccoli robot nei siti più
promettenti. Si pensa, comunque, che una definitiva
risposta potrà venire solo da campioni riportati a Terra,
ma per questo occorrera' attendere dopo il 2005. Questa
missione è la prima a dirigersi verso Marte dopo la
MARS OBSERVER, costata un miliardo di $ e persa 3
giorni prima dell'inserimento in orbita marziana
nell'agosto 1993.
Purtroppo anche la nuova esploratrice
marziana viaggia nello spazio con uno dei suoi pannelli
solari non completamente aperto. I tecnici, comunque,
confidano che esso si possa aprire completamente:
dato infatti che genera energia quando investito dalla
luce solare, il conseguente riscaldamento dovrebbe
sbloccare il meccanismo. A bordo della MGS si trovano
molte parti realizzate per la MARS OBSERVER. Molte
furono le missioni lanciate verso Marte. I Russi furono i
primi a lanciare una sonda nel 1962 e i primi ad atterrare
sul pianeta rosso nel 1971. Verso la fine del 1960 la
NASA mandò 3 sonde Mariner, mentre nel 1971 la
Mariner 9 fu la prima ad inserirsi in orbita marziana; poi
nel 1976 fu la volta dei due Viking con i loro lander.
Dedichiamo qualche riga anche a questi pionieri del
passato: la prima sonda della NASA fu la Mariner 3 che
per problemi durante il tragitto si inserì in orbita solare,
mentre il Mariner 4 riuscì ad inviare a Terra 22 confuse
immagini del pianeta nel luglio 1965. Mariner 6 e 7
vennero lanciate nel 1969 e rispedirono a Terra circa
200 immagini, mentre la Mariner 9 riprese dall'orbita
oltre 7.000 immagini di Marte.
Al successo della Global
Surveyor, è purtroppo seguito il fallimento della sonda
russa MARS '96, lanciata il 16 novembre, composta da
un orbiter e quattro lander automatici (due si sarebbero
staccati 5 giorni prima dell'arrivo della sonda).
Due penetratori predisposti per conficcarsi oltre i 5m di
profondità nella superficie marziana, si sarebbero
staccati tra 7 e 28 giorni dopo l'inserimento in orbita,
avrebbero dovuto sopravvivvere all'attraversamento
dell'atmosfera marziana e all'impatto col terreno a più di
350Km/h, per poter rilevare e trasmettere i dati. La
realizzazione di questa sonda era già in ritardo di due
anni a causa dei problemi finanziari in cui si trova la
Russia (a bordo della sonda si trovavano esperimenti
provenienti da USA, Francia e Germania). La sonda,
dopo che il quarto stadio del Proton non ha funzionato
correttamente (probabilmente non si è riacceso dopo
l'inserimento in orbita terrestre), si è disintegrata in
atmosfera vicino all'isola di Pasqua e 24 ore più tardi
veniva raggiunta dai frammenti del motore. I quattro
generatori contenenti 270g di plutonio-238 ciascuno,
sono caduti senza rilasciare il materiale radioattivo in
atmosfera. La sonda è costata 122 milioni di $ alla
Russia e trasportava esperimenti realizzati in Occidente,
per circa 180milioni di $ (il salario medio di un tecnico
russo è attualmente di circa 160$ al mese e al momento
del lancio era da 3 mesi che non vedevano uno
stipendio). Con Mars96 sono state 19 le missioni inviate
verso Marte e solo 6 i successi.
Ma i programmi della
NASA non verranno cambiati in conseguenza di questa
perdita: così alle 7:58:06 (ora italiana) del 4 dicembre un
razzo Delta 2 decollava dal complesso di lancio 17 di
Cape Canaveral con la sonda MARS PATHFINDER che
dopo un viaggio di 500 milioni di Km raggiungerà Marte,
dove atterrerà il 4 luglio. Nella discesa sarà aiutata da
retrorazzi e paracadute mentre degli air bags si
gonfieranno all'ultimo momento per assicurare un
atterraggio morbido ai suoi vari componenti. Poco dopo
l'atterraggio sulla superficie del Pianeta Rosso, una
telecamera inizierà a riprendere il paesaggio;
successivamente un microrover (pesante 10Kg che si
sposta su sei ruote, chiamato Sojourner), uscirà dalla
sonda ed esplorerà i dintorni per un periodo di 30
giorni, analizzando anche campioni di rocce. Questa
sonda è stata realizzata in tre anni ad un costo di 196
milioni di $ superando così il limite previsto dalla nuova
filosofia della NASA; tuttavia risulta essere solo il 5%
del costo delle sonde VIKING che nel 1976 scesero sulla
superficie del pianeta (oppure dell costo di produzione
del film "Waterworld"). In conseguenza del fallimento
della MARS 96 l'atterraggio della Pathfinder sarà un
momento di grande tensione per gli scienziati, molto di
più di quanto non sia stata la partenza ritardata per due
giorni dal maltempo prima e per un computer difettoso
nel sistema di controllo a Terra poi. Attualmente la
sonda è sulla sua traiettoria marziana, l'unico problema
da segnalare riguarda un sensore solare, usato per la
navigazione, che ha richiesto di adattare il software di
bordo in modo da correggere il problema. Sono stati
eseguiti diversi test che hanno dimostrato l'ottimo stato
di salute della sonda e dei suoi "passeggeri"
(Sojourner, camera di bordo etc). La navicella sta
viaggiando nello spazio ad una velocità di 3,1Km/sec e
la sua rotazione è stata ridotta da 12 rpm a soli 3rpm. La
NASA prevede di lanciare altre due sonde verso Marte a
bordo di vettori Delta7425: nel 1998 il Mars-Orbiter2 e
nel 1999 il Mars Lander-1.
Abbiamo già ricordato i sette sfortunati astronauti dello
Shuttle Challenger, esploso il 28/01/86 a 14Km di altezza
nel cielo della Florida, ma questo episodio ritorna di
attualità, infatti dopo quasi 11 anni l'oceano ha restituito
alcuni dei relitti dello Shuttle esploso trovati da alcuni
abitanti sulle spiagge di Cocoa Beach. Nel 1986 ci
vollero 6 mesi per completare l'operazione di recupero
dei resti dell'esplosione. Furono coinvolte 6.000persone
con 22 navi e 52 aerei per un costo di 13.000.000$ ma
furono recuperati solo il 30% circa dei resti che tuttora
giacciono sotto il mare: tranne le parti dell'ala sinistra
che il mare ha voluto restituire all'uomo perchè non
dimentichi.