BUON ANNO A TUTTI, anche se l'inizio non sembra per niente.
Buono, almeno per quanto riguarda il settore astronautico: infatti
il satellite TERRA, lanciato lo scorso 18 dicembre con un Atlas
2AS, lamenta dei problemi con il sistema di manovra orbitale che potrebbe
pregiudicare il successo della missione. Questo satellite, costato1,5 miliardi
di $, appartiene alla categoria dei satelliti per il monitoraggio della
Terra e lo scorso 11 gennaio doveva raggiungere la sua orbita definitiva
con una opportuna serie di accensioni dei motori, serie che venne interrotta
dai computer di bordo, in seguito al rilevamento di una rotazione anomala;
così il satellite è rimasto 50 Km più basso del previsto
(l'orbita finale doveva essere alta 705Km in modo di rendere i dati ripresi
dal LANDSAT 7 facilmente comparabili con quelli di TERRA, perché
i due satelliti dovevano vedere allo stesso tempo la stessa porzione del
nostro pianeta con lo stesso angolo). TERRA usa 5 strumenti costruiti da
USA, Giappone, Canada per misurare qualsiasi cosa riguardi l'interazione
tra gli esseri umani e il pianeta che ci ospita: ovvero studia come stiamo
modificando il nostro pianeta e cambiandone il clima. La NASA ha un piano
di osservazione per lo studio del nostro pianeta per i prossimi 15 anni
e TERRA è uno dei satelliti chiave di questo programma chiamato
Mission To Planet Earth. Si capisce l'importanza di questa missione: ora
il problema non è tanto se il satellite raggiungerà la sua
prevista orbita, ma come la raggiungerà (il combustibile a bordo
è limitato, usarlo diminuirebbe la sua vita operativa). Il dubbio
ancora una volta riguarda qualche baco del software di bordo: se così
fosse le cose potrebbero essere corrette anche se vi sarà ovviamente
un ritardo nel rilascio delle prime immagini, ritardo da aggiungere al
lancio posticipato di 18 mesi. Finalmente qualche credibile notizia trapela
anche sulla ISS, la stazione spaziale internazionale che sembra
al momento dimenticata da tutti (ovviamente per convenienza, vista la catastrofica
sequenza di incredibili disastri che la NASA ha conosciuto nel 1999, l'anno
con il minor numero di lanci Shuttle e che ha visto la sospensione
dei voli di ben 4 mesi, in conseguenza delle avarie riscontrate durante
il volo di Eileen Collins). Sembra che questo dimenticato avamposto spaziale
potrà ospitare il primo equipaggio prima della fine di quest'anno,
se il modulo di servizio Zvezda verrà lanciato con un Proton
(questo vettore l'anno scorso ha conosciuto ben due fallimenti) in luglio,
come attualmente pianificato. Sarà l'unico modulo che potrà
ospitare gli astronauti fino al 2005 (quando arriverà l'Habitation
Module realizzato dagli americani) e provvederà anche al controllo
di assetto della stazione spaziale: si intuisce come sia un elemento chiave
del sistema e come mai questo ritardo russo nell'immissione in orbita diventi
un problema per tutto il programma. La carenza di fondi e la stazione spaziale
MIR, possono essere le cause primarie di questo ritardo; la MIR
in particolare potrebbe sottrarre razzi vettori (Soyuz) alle missioni destinate
alla stazione spaziale. In effetti lo scorso 3 febbraio un Progress ha
attraccato alla MIR per rifornirla e prepararla all'arrivo del prossimo
equipaggio previsto per il prossimo 30 marzo; nel contempo l'orbita è
stata innalzata fino a 370 Km e portata poi a 400Km, che è quella
considerata ottimale). Il programma prevede che dopo il lancio di Zvezda
dovranno decollare due Progress ed una Soyuz, quest'ultima con a bordo
il primo equipaggio di tre uomini (due russi e un americano) che dovrà
restare a bordo tre mesi. Prima dell'arrivo di questo equipaggio la NASA
lancerà due missioni Shuttle: la prima porterà una nutrita
serie di equipaggiamenti e preparerà il modulo per essere abitato
dal suo primo equipaggio, mentre con la seconda arriverà Z1,
una parte della struttura esterna della stazione spaziale, in attesa dell'arrivo
del primo equipaggio a bordo della Soyuz. Finalmente possiamo dare una
buona notizia: la NEAR, la piccola sonda da 805 Kg che salutammo
al decollo da Cape Canaveral nel febbraio 1996 sembra sia finalmente entrata
in orbita attorno a Eros ad un'altezza di circa 300Km. Certo l'aria che
si respira al centro di controllo non è delle migliori (un altro
insuccesso non verrebbe digerito tanto facilmente): i tecnici sono tenuti
sotto costante pressione, ma sono ragionevolmente ottimisti, grazie anche
al passaggio ravvicinato dell'anno scorso fatto ad 1Km/sec, che ha permesso
di riprendere immagini dell'asteroide e affinare così la missione
(con una spesa aggiuntiva di 12 milioni di $ per l'anno di viaggio imprevisto).
La sonda dovrebbe ridurre entro aprile la sua distanza a soli 50 Km dalla
superficie di Eros e da qui studierà l'asteroide fino al febbraio
del 2001. Anche il radiotelescopio di Medicina è stato coinvolto
nella disperata ricerca della sonda Polar Lander, persa senza lasciare
tracce poco dopo l'arrivo in orbita marziana, ma anche il suo responso
è stato il silenzio. Così a metà gennaio venivano
interrotte tutte le ricerche della sonda. Anche la Mars Global Surveyor
che nel frattempo era stata programmata per cercare eventuali segnali UHF
emessi dal Lander, ritornava alla sua normale attività essendo l'unica
sonda operativa rimasta nelle vicinanze del pianeta rosso. Diverse sono
le ipotesi fatte per spiegare il mancato contatto con la sonda, eccone
alcune: il clock interno (quella serie di circuiti elettronici che danno
la temporizzazione degli eventi a bordo) potrebbe essere stato difettoso
e questo avrebbe impedito alla sonda di calcolare correttamente la posizione
della Terra; si ipotizza anche la mancata apertura del paracadute: per
questo si stanno cercando (con le camere della Global Surveyor) tracce
al suolo della sonda, ma la risoluzione mette in serio dubbio la possibilità
di successo. La cosa più strana, secondo il mio punto di vista,
è il silenzio delle altre due sonde che avrebbero dovuto sgangiarsi
e raggiungere la superficie, conficcandosi nel terreno alla ricerca di
acqua e trasmettendo poi i dati alla Polar Lander; ora se di tre sonde
nessuna ha dato segno di vita potrebbero ragionevolmente aver subito una
sorte comune, come la mancata separazione dello stadio di crociera, un'ipotesi,
questa subito presa in considerazione all'inizio. In conseguenza di tale
insuccesso, al momento nessuna decisione è stata presa sulla sorte
della sonda Mars 2001 Lander (che è simile nella costruzione
alla Mars Polar Lander), pertanto i lavori sulla sonda continuano come
da programma presso la Lockheed-Martin Astronautics. Brutte notizie arrivano
anche dal settore dei Detriti Spaziali. Si è infatti è
deciso recentemente, visto che non ci sono sufficienti danneggiamenti di
satelliti privati da parte di detriti orbitali, di non mettere in pratica
misure preventive e costose per limitare i danni da essi derivanti. L'incremento
degli stadi abbandonati di razzi vettori diventerà un problema per
il futuro perchè al momento dotarli dei 150Kg di combustibile necessario
ad alzare o abbassare la loro orbita di 300Km non è giustificato.
Tale costo se non è significativo per un satellite geostazionario,
diventa importante nel costo di lancio di un satellite in orbita bassa,
dove tra l'altro la vita operativa risulta essere più corta. Sono
milioni i frammenti in orbita tra 800 e 1800Km di altezza, ma tuttora sono
pochi i casi provati di malfunzionamenti dovuti a collisioni orbitali con
detriti spaziali --Risparmiare costi quello che costi-- sarà forse
il nuovo motto del terzo millennio. Per concludere un'ottima notizia che
riguarda il Telescopio Spaziale HUBBLE tornato pienamente operativo
dopo la missione di soccorso dello scorso dicembre. Dicono i tecnici:-
è meglio ora di quando era nuovo. Tutti i nuovi dispositivi stanno
operando perfettamente; il telescopio ha ora più capacità
di elaborazione grazie al nuovo computer, migliore capacità di puntamento
grazie ai 6 nuovi giroscopi e alla sostituzione di un sensore per la "guida
fine". Sono anche stati installati un nuovo radiotrasmettitore e un controllore
di tensione dello stato delle batterie per estenderne la durata operativa.
Buona caccia HST.