GAT - Gruppo Astronomico Tradatese
Allegato alla Lettera N°83
ASTRONAUTICA NEWS
A cura di Piermario Ardizio

BUON ANNO A TUTTI, anche se l'inizio non sembra per niente.
Buono, almeno per quanto riguarda il settore astronautico: infatti il satellite TERRA, lanciato lo scorso 18 dicembre con un Atlas 2AS, lamenta dei problemi con il sistema di manovra orbitale che potrebbe pregiudicare il successo della missione. Questo satellite, costato1,5 miliardi di $, appartiene alla categoria dei satelliti per il monitoraggio della Terra e lo scorso 11 gennaio doveva raggiungere la sua orbita definitiva con una opportuna serie di accensioni dei motori, serie che venne interrotta dai computer di bordo, in seguito al rilevamento di una rotazione anomala; così il satellite è rimasto 50 Km più basso del previsto (l'orbita finale doveva essere alta 705Km in modo di rendere i dati ripresi dal LANDSAT 7 facilmente comparabili con quelli di TERRA, perché i due satelliti dovevano vedere allo stesso tempo la stessa porzione del nostro pianeta con lo stesso angolo). TERRA usa 5 strumenti costruiti da USA, Giappone, Canada per misurare qualsiasi cosa riguardi l'interazione tra gli esseri umani e il pianeta che ci ospita: ovvero studia come stiamo modificando il nostro pianeta e cambiandone il clima. La NASA ha un piano di osservazione per lo studio del nostro pianeta per i prossimi 15 anni e TERRA è uno dei satelliti chiave di questo programma chiamato Mission To Planet Earth. Si capisce l'importanza di questa missione: ora il problema non è tanto se il satellite raggiungerà la sua prevista orbita, ma come la raggiungerà (il combustibile a bordo è limitato, usarlo diminuirebbe la sua vita operativa). Il dubbio ancora una volta riguarda qualche baco del software di bordo: se così fosse le cose potrebbero essere corrette anche se vi sarà ovviamente un ritardo nel rilascio delle prime immagini, ritardo da aggiungere al lancio posticipato di 18 mesi. Finalmente qualche credibile notizia trapela anche sulla ISS, la stazione spaziale internazionale che sembra al momento dimenticata da tutti (ovviamente per convenienza, vista la catastrofica sequenza di incredibili disastri che la NASA ha conosciuto nel 1999, l'anno con il minor numero di lanci Shuttle e che ha visto la sospensione dei voli di ben 4 mesi, in conseguenza delle avarie riscontrate durante il volo di Eileen Collins). Sembra che questo dimenticato avamposto spaziale potrà ospitare il primo equipaggio prima della fine di quest'anno, se il modulo di servizio Zvezda verrà lanciato con un Proton (questo vettore l'anno scorso ha conosciuto ben due fallimenti) in luglio, come attualmente pianificato. Sarà l'unico modulo che potrà ospitare gli astronauti fino al 2005 (quando arriverà l'Habitation Module realizzato dagli americani) e provvederà anche al controllo di assetto della stazione spaziale: si intuisce come sia un elemento chiave del sistema e come mai questo ritardo russo nell'immissione in orbita diventi un problema per tutto il programma. La carenza di fondi e la stazione spaziale MIR, possono essere le cause primarie di questo ritardo; la MIR in particolare potrebbe sottrarre razzi vettori (Soyuz) alle missioni destinate alla stazione spaziale. In effetti lo scorso 3 febbraio un Progress ha attraccato alla MIR per rifornirla e prepararla all'arrivo del prossimo equipaggio previsto per il prossimo 30 marzo; nel contempo l'orbita è stata innalzata fino a 370 Km e portata poi a 400Km, che è quella considerata ottimale). Il programma prevede che dopo il lancio di Zvezda dovranno decollare due Progress ed una Soyuz, quest'ultima con a bordo il primo equipaggio di tre uomini (due russi e un americano) che dovrà restare a bordo tre mesi. Prima dell'arrivo di questo equipaggio la NASA lancerà due missioni Shuttle: la prima porterà una nutrita serie di equipaggiamenti e preparerà il modulo per essere abitato dal suo primo equipaggio, mentre con la seconda arriverà Z1, una parte della struttura esterna della stazione spaziale, in attesa dell'arrivo del primo equipaggio a bordo della Soyuz. Finalmente possiamo dare una buona notizia: la NEAR, la piccola sonda da 805 Kg che salutammo al decollo da Cape Canaveral nel febbraio 1996 sembra sia finalmente entrata in orbita attorno a Eros ad un'altezza di circa 300Km. Certo l'aria che si respira al centro di controllo non è delle migliori (un altro insuccesso non verrebbe digerito tanto facilmente): i tecnici sono tenuti sotto costante pressione, ma sono ragionevolmente ottimisti, grazie anche al passaggio ravvicinato dell'anno scorso fatto ad 1Km/sec, che ha permesso di riprendere immagini dell'asteroide e affinare così la missione (con una spesa aggiuntiva di 12 milioni di $ per l'anno di viaggio imprevisto). La sonda dovrebbe ridurre entro aprile la sua distanza a soli 50 Km dalla superficie di Eros e da qui studierà l'asteroide fino al febbraio del 2001. Anche il radiotelescopio di Medicina è stato coinvolto nella disperata ricerca della sonda Polar Lander, persa senza lasciare tracce poco dopo l'arrivo in orbita marziana, ma anche il suo responso è stato il silenzio. Così a metà gennaio venivano interrotte tutte le ricerche della sonda. Anche la Mars Global Surveyor che nel frattempo era stata programmata per cercare eventuali segnali UHF emessi dal Lander, ritornava alla sua normale attività essendo l'unica sonda operativa rimasta nelle vicinanze del pianeta rosso. Diverse sono le ipotesi fatte per spiegare il mancato contatto con la sonda, eccone alcune: il clock interno (quella serie di circuiti elettronici che danno la temporizzazione degli eventi a bordo) potrebbe essere stato difettoso e questo avrebbe impedito alla sonda di calcolare correttamente la posizione della Terra; si ipotizza anche la mancata apertura del paracadute: per questo si stanno cercando (con le camere della Global Surveyor) tracce al suolo della sonda, ma la risoluzione mette in serio dubbio la possibilità di successo. La cosa più strana, secondo il mio punto di vista, è il silenzio delle altre due sonde che avrebbero dovuto sgangiarsi e raggiungere la superficie, conficcandosi nel terreno alla ricerca di acqua e trasmettendo poi i dati alla Polar Lander; ora se di tre sonde nessuna ha dato segno di vita potrebbero ragionevolmente aver subito una sorte comune, come la mancata separazione dello stadio di crociera, un'ipotesi, questa subito presa in considerazione all'inizio. In conseguenza di tale insuccesso, al momento nessuna decisione è stata presa sulla sorte della sonda Mars 2001 Lander (che è simile nella costruzione alla Mars Polar Lander), pertanto i lavori sulla sonda continuano come da programma presso la Lockheed-Martin Astronautics. Brutte notizie arrivano anche dal settore dei Detriti Spaziali. Si è infatti è deciso recentemente, visto che non ci sono sufficienti danneggiamenti di satelliti privati da parte di detriti orbitali, di non mettere in pratica misure preventive e costose per limitare i danni da essi derivanti. L'incremento degli stadi abbandonati di razzi vettori diventerà un problema per il futuro perchè al momento dotarli dei 150Kg di combustibile necessario ad alzare o abbassare la loro orbita di 300Km non è giustificato. Tale costo se non è significativo per un satellite geostazionario, diventa importante nel costo di lancio di un satellite in orbita bassa, dove tra l'altro la vita operativa risulta essere più corta. Sono milioni i frammenti in orbita tra 800 e 1800Km di altezza, ma tuttora sono pochi i casi provati di malfunzionamenti dovuti a collisioni orbitali con detriti spaziali --Risparmiare costi quello che costi-- sarà forse il nuovo motto del terzo millennio. Per concludere un'ottima notizia che riguarda il Telescopio Spaziale HUBBLE tornato pienamente operativo dopo la missione di soccorso dello scorso dicembre. Dicono i tecnici:- è meglio ora di quando era nuovo. Tutti i nuovi dispositivi stanno operando perfettamente; il telescopio ha ora più capacità di elaborazione grazie al nuovo computer, migliore capacità di puntamento grazie ai 6 nuovi giroscopi e alla sostituzione di un sensore per la "guida fine". Sono anche stati installati un nuovo radiotrasmettitore e un controllore di tensione dello stato delle batterie per estenderne la durata operativa. Buona caccia HST.


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