GAT - Gruppo Astronomico Tradatese
Allegato alla Lettera N°85
Linear C/1999 S4
A cura di Roberto Crippa
Figura 1
L'orbita della cometa Linear S4.
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Dalla metà degli anni 50 si pensava, quasi senza dubbi, che le comete fossero un agglomerato di ghiaccio e polvere tenuto assieme dalla gravità: la famosa "palla di neve sporca". Questa palla di neve, a causa dell'avvicinarsi al Sole, sublimava i suoi ghiacci e, nella sua attività esplosiva, emetteva getti di polvere e di gas. Dopo 50 anni, molte cose sono cambiate. La sonda Giotto, nel 1986, ci ha dato una visione molto diversa della cometa di Halley (chi non prova un'emozione nel visionare il famoso filmato dell'avvicinamento al nucleo!) e la spiegazione di quello che ha osservato ha cambiato radicalmente le convinzioni fino ad allora accettate. Nel 1992 la Shoemaker-Levy ci ha dato una nuova visione delle comete, quando il suo nucleo fu ridotto in pezzi da un incontro troppo ravvicinato con Giove. Nel 1994 21 pezzo caddero uno ad uno nell'atmosfera di Giove in una sequenza che ci emozionò molto: osservammo, infatti, gli impatti al riflettore Ruth da 1,4 metri dell'Osservatorio di Merate, cui avevamo applicato dei nostri sensori CCD. Ma quell'evento era avvenuto molto lontano dalla Terra e quando l'esplosione della Shoemaker-Levy era già avvenuta. Altre tracce di possibili nuclei cometari disintegratisi dall'avvicinarsi a pianeti sono state individuate sulla superficie della Luna e dei satelliti di Giove. L'ultima sorpresa c'è stata riservata dalla LINEAR S4, una cometa da cui ci si aspettava molto come spettacolarità, ma che invece ha mancato completamente le aspettative a causa di un evento drammatico che ne ha sconvolto il nucleo durante l'avvicinamento al perielio. Il 5 Agosto scorso, la LINEAR S4 si trovava a 120 milioni di Km dalla Terra, quando il telescopio IRTF da 2,2 metri delle Hawaii la fotografava sotto forma di una nube diffusa, luminosa e allungata, senza più traccia di un nucleo visibile. La prima ipotesi formulata dagli astronomi delle Hawaii fu che la cometa avesse vaporizzato completamente i suoi ghiacci, lasciando solamente una scia di polvere Un evento così strano convinse i responsabili dello Space Telescope Institute di Baltimora, a riprendere immagini della LINEAR S4 dal 5 al 7 Agosto, nonostante i rischi connessi di poter rovinare gli strumenti del Telescopio Spaziale per inquadrare un oggetto così vicino al Sole.
Figura 2
Linear S4 ripresa da HST all'inizio di luglio.
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Figura 3
Linear S4 ripresa da HST all'inizio di agosto, dopo la rottura.
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Il risultato, però, è stato stupefacente: si è visto infatti che il nucleo della cometa si era ridotto ad una "doccia" di mini-comete, che gli astronomi paragonarono (in maniera un po' drammatica ma efficace) ai frammenti ardenti di un aereo esploso in ari; un pezzo più brillante era davanti al grappolo e, forse, era quello che rimaneva del nucleo iniziale. Cos'era successo alla cometa LINEAR S4? Che cosa aveva spezzato un oggetto della taglia di una montagna in sole due settimane? Il 26 Luglio la LINEAR S4 era passata alla minima distanza dal Sole e la parossistica attività aveva fatto esplodere il nucleo e il Telescopio Spaziale, con la sua alta risoluzione, aveva "preso per la coda" la cometa al momento giusto! Di fatto l'eruzione avvenuta sulla cometa può essere paragonata ad un'enorme esplosione vulcanica, sebbene la temperatura del nucleo rasentava i -50°C. Ma come spiegare tutto questo? Dai parametri orbitali della LINEAR S4 alcuni astronomi pensano che la cometa provenga dalla nube di Oort e che si sia avvicinata PER LA PRIMA VOLTA al Sole dopo aver percorso una distanza di circa uno anno luce: ebbene, si ipotizza che il 20-30% di queste comete che provengono dalla periferia estrema del Sistema Solare, siano strutturalmente fragili proprio perché formatesi lontano dal Sole. Altri Astronomi ipotizzano che la LINEAR S4 sia un pezzo fragile di una cometa più grande, che ha visitato il nostro sistema Solare più di 10 milioni di anni fa. Sarà molto importante continuare l'investigazione dei frammenti della LINEAR S4: questo potrebbe darci indizi sulla composizione e sulla struttura della cometa, dal nucleo alla superficie e forse, di come il materiale che compone la cometa si sia agglomerato 4,6 miliardi di anni fa.
 
Figura 4
Una ripresa della cometa Linear di Francesco Fumagalli dall'osservatorio Svizzero del Monte Generoso, il 27-8-2000 con un Maksutov da 250mm cui è stato applicato un CCD HiSIS33. Le pose sono state tre da 30 secondi poi integrate ed elaborate da Federico Manzini e Roberto Crippa.
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Figura 5
In un'elaborazione di taglio fotometrico si possono osservare almeno quattro picchi d'intensità luminosa dovuti ad altrettanti nuclei cometari.
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