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Figura 1
UGC3500 ripresa il 27-11-2000, giorno della scoperta. Per vedere l'immagine più grande clicca sull'immagine. |
La scoperta di una Supernova è per un astrofilo un avvenimento
non solo importante dal punto di vista scientifico, ma significativo anche
sotto molti altri aspetti.
Iniziamo col dire che la scoperta di questa supernova non è
casuale. Da molti anni Federico Manzini (all'Osservatorio SAS della Stazione
Astronomica di Sozzago) e lo scrivente (al proprio Osservatorio sul tetto
di casa) hanno pianificato una ricerca a tavolino che riguarda la ricognizione
di galassie che si trovano molto vicino al polo. Si tratta di galassie
poco osservate per due principali motivi : il primo è che
sono galassie molto deboli ( la luminosità supera in genere la 14°
magntudine) e quindi osservabili solo con camere CCD, il secondo
è che molti osservatori professionali, che hanno telescopi dedicati
solo a questo tipo di ricerca in maniera automatica ( da loro viene la
scoperta del 90% delle supernove) difficilmente, con le loro montature,
arrivano a latitudini celesti così alte.
Noi utilizziamo principalmente due telescopi, uno da 400 mm di diametro
(f/5) configurazione Cassegrin, (S.A.S) e il secondo da 250 mm. di diametro
(f\5,5) configurazione Simac (G.A.T.). Questi due telescopi, essendo
alloggiati su una montatura tedesca, possono osservare senza difficoltà
anche le regioni di cielo vicino al Polo Nord. Vengono utilizzati
due tipi di camere CCD, una HiSIS33 e una HiSISS43, integrate via computer
con tutto il sistema nel modo qui di seguito illustrato. Con un atlante
stellare digitale che è collegato direttamente alla montatura del
telescopio si puntano automaticamente le galassie che quella sera si è
deciso di controllare e si fanno delle immagini con pose di solo 3 minuti
; l'immagine ottenuta viene confrontata con un data-base delle stesse galassie
riprese in precedenza : se nella foto appena ripresa compare qualcosa di
diverso dal quella di riferimento si può cominciare a sospettare
l'esistenza di una supernova.
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Figura 2
UGC3500 ripresa il 15-12-2000. Per vedere l'immagine più grande clicca sull'immagine. |
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Figura 3
UGC3500 ripresa il 16-12-2000. Per vedere l'immagine più grande clicca sull'immagine. |
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Figura 4
UGC3500 ripresa il 23-12-2000. Per vedere l'immagine più grande clicca sull'immagine. |
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Figura 5
Spettro della SN2000ev ripreso ad Asiago la sera successiva in cui si confermava il tipo II n. Per vedere l'immagine più grande clicca sull'immagine. |
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Figura 6
Tassonomia delle supernovae. (Cortesia Enrico Cappellaro) Per vedere l'immagine più grande clicca sull'immagine. |
Di solito SN di questo tipo rimangono brillanti per più' tempo
che le altre. Interessanti anche le misure polarimetriche fatte sempre
ad Asiago. Si tratta di osservazioni tuttora di difficile interpretazione
: in breve diciamo che un alto grado di polarizzazione (come quello misurato
in 2000ev) potrebbe, tra l' altro, significare che l'esplosione e'
stata fortemente asimmetrica, forse a causa della presenza di un compagno.
Vorrei terminare dicendo che UGC3500 si trova a 150.000.000 milioni d'anni
luce da noi, quindi, quando la SN 2000ev esplose, sulla Terra dominavano
i dinosauri: è difficile immaginare che proprio noi abbiamo colto
la sua prima luce.......