GAT - Gruppo Astronomico Tradatese
Allegato alla Lettera N°89
La Cometa Linear 2001 A2 dalla Zambia - Malawi
A cura di Roberto Crippa

Alle 0,43 della notte tra il 22-23 Settembre la sonda DS-1 ha realizzato con successo un'impresa ritenuta 'impossibile': è infatti riuscita a vedere e fotografate il nucleo della cometa 16P/Borrelly.
Di questo parleremo certamente nella prossima lettera. Adesso, intanto, ci occupiamo di una cometa che ha fatto di recente parlare molto di sé, la LINEAR 2001 A2.
Mentre eravamo in viaggio in Zambia per l'eclisse totale di Sole, una notizia ci arrivò improvvisamente: il nucleo della cometa LINEAR 2001 A2 si era spezzato in tre grossi pezzi portando la sua luminosità ad aumentare in maniera improvvisa.
La LINEAR 2001 A2 aveva passato da alcune settimane il perielio (l'aveva passato il 25 maggio) a circa 116 milioni di km dalla Terra e poteva essere osservata solo dal cielo australe, a circa 30° di altezza sull'orizzonte, attorno alle 3,00 della mattina.
Questa cometa, scoperta il 3 Gennaio, aveva già avuto degli outbursts per tutto il mese di Aprile, portando la sua luminosità di ben 6 magnitudini superiore a quanto previsto.
Non potevamo lasciarci scappare la possibilità di riprenderla con qualsiasi strumento a nostra disposizione. Nonostante che tutta la strumentazione a nostra disposizione fosse quella per osservare e riprendere un' esclisse, quindi poco adatta per osservare una cometa, non ci siamo persi d'animo.
Ci siamo svegliati una prima volta il 25 Giugno: svegliarsi verso le 3 o le 4 del mattino è già difficile farlo a casa, quando si riposa nel proprio letto ma diventa veramente difficile quanto si tenta di dormire in tenda nei sacchi a pelo e con alle spalle giornate massacranti: ma c'è da dire che il cielo di quei luoghi era in grado di ripagare ogni tipo di fatica.... A tale proposito apro una piccola parentesi per dire che, passando una notte sulle rive del fiume Shire, un affluente dello Zambesi che si trova nel parco di Liwonde, ho avuto per la prima volta la netta impressione di essere immerso all'interno di una galassia a spirale vista di profilo, come se mi trovassi in un film di fantascienza: in realtà i miei sensi percepivano chiaramente che era tutto vero e nulle c'era di fantastico!!!!
Dopo aver osservato la cometa ad occhio nudo, abbiamo stimato la sua luminosità di circa m=3,5, con una coda di 10°. Abbiamo quindi deciso di tentare immagini elettroniche utilizzando il teleobiettivo Canon da 300 mm f/2 che era servito per la corona solare, con applicato un CCD HiSIS43 con chip KAF 1601 (che ci dava un campo di circa 3°).
L'ultima possibilità di riprendere la cometa si presentò la notte del 26 Giugno, quando allestimmo il nostro campo tendato sulle spiagge del lago Malawi.
Cesare Guaita e lo scrivente, dopo aver montato la montatura Great Polaris sulla spiaggia del lago Malawi e fatto il puntamento al Polo Sud col metodo delle due stelle, abbiamo effettuato una sessantina di riprese della cometa col Tele da 300mm, per un tempo totale di integrazione di 3 minuti.
Figura 1
L'elaborazione delle immagini della Linear A2 riprese dallo Zambia-Malawi il 26 giugno 2001.
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Il risultato lo potete vedere nella Fig. 1, dove si può notare che dallo Zambia, con cieli perfettamente limpidi e con pose relativamente brevi, si è potuto riprendere assai bene anche la coda di polvere altre alla coda di plasma (quest'ultima era l'unica visibile dai nostri cieli quando la LINEAR 2001 A2 si è affacciata nel cielo boreale qualche settimana dopo). La lunghezza della coda usciva nettamente dal campo di 3° del CCD e, a mia conoscenza, non ho visto altre immagini della cometa con la coda di polvere così ben evidenziata!
La notevole eccentricità della sua orbita sembra testimoniare che, forse, era la prima volta che la LINEAR 2001 A2 orbitava nei pressi del Sole: si trattava quindi di una cometa molto interessante da studiare perché ricca di materiale primordiale che dette origine al Sistema Solare 4,5 miliardi di anni fa.
Proprio per questo Federico Manzini dal suo Osservatorio S.A.S. (Stazione Astronomica di Sozzago) riprendeva la cometa con il suo riflettore Cassegrain da 400mm F/5, cui era applicata una camera CCD HiSI33, dotata di pixels da 19 microns. Manzini riprendeva la cometa tutti i giorni con una risoluzione di 1,96"/ pixel tra il 15 e il 15 Luglio. Dopo un'accurata elaborazione, sommando immagini di più giorni consecutivi, Manzini scopriva che attorno al giorno 15 si era verificata una grossa esplosione nel nucleo: come conseguenza, nei giorni seguenti si aveva un netto aumento della luminosità della coda, con un effetto molto simile a quello osservato sulla cometa Yakutake nel Marzo 1996, qunado la coda venne alimentata da frammenti di materiale staccatosi direttamente dal nucleo.
Figura 2
Uno shell nella chioma della Linear A2 il 15 luglio 2001.
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Una seconda importante scoperta riguardava la rotazione del nucleo ed il suo orientamento nello spazio. La cometa aveva infatti sviluppato uno shell elicoidale che sembrava evolversi in senso antiorario (Fig. 2). Dal 15 al 20 luglio lo shell disegnava più di una doppia spirale e si espandeva: questa era un'indicazione di un lento movimento di rotazione, forse superiore ad un una ventina di ore. Sempre dalla forma dello shell è stato possibile dedurre un'inclinazione di 15-20° dell'asse di rotazione rispetto alla linea visuale.


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