9 Dicembre 2003
Attesissima serata organizzata dal GAT Lunedì 15 Dicembre, al CineTeatro P.GRASSI di Tradate.
LE MISTERIOSE LUCI DI HESSDALEN

Anche al giorno d'oggi, anzi forse particolarmente al giorno d'oggi, alla gente piace il mistero e tutto quanto sa di strano ed irrazionale. Anche gli scienziati, però, sono attratti irresistibilmente dai fenomeni apparentemente inspiegabili. Uno di questi, ormai divenuto leggendario, si verifica regolarmente da decenni (e forse da centinaia di anni) presso una piccola cittadina norvegese di nome Hessdalen: qui, all'improvviso, nel buio del cielo artico, appaiono luci globulari in rapido movimento che sembrano quasi dotate di una 'intelligenza intrinseca'. Da anni il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, tentava di organizzare una serata su questo argomento. Adesso, grazie ai recenti risultati di alcune spedizioni italiane, il momento è finalmente arrivato. Il dott. Luigi Bignami, geologo e notissimo giornalista scientifico, sarà infatti a Tradate Lunedì 15 Dicembre 2003, h21 (CineTeatro P.GRASSI) per una attesissima conferenza sul tema: HESSDALEN, MISTERIOSE LUCI NELLA NOTTE ARTICA. Bignami, come scienziato e geologo, è stato ad Hessdalen alcuni mesi fa, al seguito di una spedizione di scienziati italiani dell' istituto di Radioastronomia del CNR di Bologna, ed è rimasto molto impressionato da quanto ha potuto personalmente vedere e fotografare. Lui stesso racconta: " Le statistiche dicono che le 'luci' si rivelano più facilmente tra le 22:30 e l'una di notte. Così, puntualmente, ogni sera la nostra spedizione scientifica partiva dal campo base per le alture di Hessdalen, con binocoli all'infrarosso, macchine fotografiche, spettrografi, un telescopio e un rilevatore per ultrasuoni da piazzare con cura in uno dei luoghi più adatti agli avvistamenti. Poi iniziava l'attesa. Il freddo, di sera tardi, è pungente a 62 gradi di latitudine, anche in agosto...". Prosegue Bignami:" Per 5 sere ho aspettato con i ricercatori che una luce comparisse all'orizzonte, ma niente. Poi l'attesa è stata ripagata. Sul versante opposto a quello a cui ci trovavamo un bagliore si è fatto luminoso come una fotocellula, poi la luce si è divisa in due, si è riunita, è diventata rossa ed è scomparsa. Dopo 5 minuti, sotto una pioggia scrosciante, il fenomeno si è ripetuto. Poi altre luci ancora, meno intense qua e là nella valle. Siamo rimasti letteralmente esterrefatti, senza che ci venisse in mente nessuna spiegazione razionale". Le 'luci', le misteriose luci di Hessdalen dunque, esistono davvero, anche se bisogna aggiungere che Hessdalen non è l'unica località al mondo dove si osservano globi misteriosi: situazioni analoghe si registrano a Hornet, nel Missuri (Usa), nel North Carolina (Usa), a Marfa, Texas (Usa), a Oshawa, Ontario (Canada), a Boulia, Queensland (Australia). Addirittura, e pochissimi lo sanno, rari esempi di luci notturne sono state riscontrate anche in Italia, sui Monti Lessini, vicino a Massa Carrara.. Da 2 anni, col sostegno del governo norvegese, le luci di Hessdalen sono attivamente studiate anche da ricercatori italiani. In questo arco di tempo è nata una stazione fissa con una radar, un ricevitore radio e due telecamere sempre attivi e in grado di allertare i ricercatori ogni qualvolta una luce anomala passa nella valle. Ma cosa sono quelle luci? "Siamo ancora molto lontani dalla spiegazione -spiega Bignami- anche se molti ritengono che si tratti di globi di plasma (ossia di gas ad altissima temperatura)". Come si formino non lo sa nessuno anche se le ipotesi 'esotiche' si sprecano. A parte infatti l'inevitabile ipotesi UFO, qualcuno, per esempio parla dell'entrata in atmosfera di particelle cosmiche ad altissima energia, come per esempio i pesantissimi 'monopoli magnetici' che si dovettero produrre nel Cosmo al momento stesso del Big Bang. Di tutto questo, si parlerà Lunedì sera al GRASSI, in una serata che si preannuncia di elevatissimo interesse: anche perché - assicurano i responsabili del GAT - i presenti potranno vedere direttamente immagini e filmati esclusivi, di eccezionale interesse sia scientifico che documentaristico.
 


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