17 Maggio 2006
COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ASTRONOMICO TRADATESE
TRADATE: IL FASCINO DEI GRANDI TELESCOPI

Nuovo appuntamento del GAT. Gruppo Astronomico Tradatese, per Lunedì 22 Maggio, h 21 a Villa TRUFFINI. Giuseppe Macalli, grande esperto di cielo in diretta e di telescopi, coadiuvato da Roberto Crippa (Presidente della fondazione FOAM13 che gestirà il futuro Osservatorio astronomico) presenterà una affascinante serata sul tema: STORIE DI TELESCOPI, TELESCOPI NELLA STORIA. I telescopi, si sa, sono gli strumenti fondamentali per osservare le stelle. Meno nota è, però, tutta una serie di vicende epiche ed a volte drammatiche, che hanno permesso la realizzazione dei maggiori strumenti a lente (‘rifrattori’) del secolo passato (il XX°). Su questo argomento, del quale G. Macalli è un esperto assoluto, esistono informazioni quasi sconosciute alla gente comune. Per esempio non tutti sanno che il maggior telescopio a lente mai costruito, ha un diametro di 102 cm e venne realizzato nel 1897 per l’Osservatorio americano di Yerkies, dove lavora ancora benissimo. Dimensione, però, non vuol dire anche perfezione. Così la ‘lente’ più perfetta di sempre ha un diametro di 61 cm ed venne realizzata nel 1899 per l’Osservatorio pirenaico di Pic du Midi. Dopo oltre mezzo secolo di semi-abbandono, venne ‘riesumata’ nel 1966 dal famoso A. Dolfus che, con essa, ottenne le migliori immagini planetarie del secolo XX. Sì, perché, per l’osservazione planetaria, i rifrattori (ossia gli strumenti a lente, i cannocchiali, insomma) rimangono imbattibili. Ci si potrebbe chiedere come mai nessun rifrattore abbia mai superato il diametro di 102 cm di Yerkies. Ecco la risposta di G.Macalli:” Quando una lente aumenta troppo di dimensione, finisce per deformarsi sotto il suo stesso peso, perdendo in efficienza e nitidezza”. In realtà, nel passato, tentativi per costruire ‘lenti’ giganti non mancano. La più famosa risale all’esposizione mondiale di Parigi del 1900, quando venne costruito un rifrattore con lente di 125 cm e lunghezza di ben 60 metri (sì, proprio 60 metri!). Tanto grande e pesante che era impossibile da muovere e gli oggetti celesti potevano essere indirizzati verso di esso tramite un apposito specchio esterno (celostata), che rifletteva nel mega-telescopio le regioni di cielo da inquadrare. Rimane il fatto che se si è fermata la corsa ai grandi rifrattori, gli strumenti a lente di modeste dimensioni (10-30 cm) sono attualmente tra i più diffusi ed apprezzati da chi fa osservazioni planetarie. Alcuni di questi strumenti saranno direttamente in visione del pubblico di Villa TRUFFINI, lunedì 22 Maggio. Per il pubblico della stessa serata il GAT riserverà un altra ghiottissima sorpresa: la disponibilità di un bellissimo CD-ROM nel quale L.Comolli ha raccolto il monumentale lavoro realizzato da tutti coloro che sono stati in Egitto per osservare la fantastica eclisse totale di Sole dello scorso 29 Marzo


 


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