19 maggio 2010
Comunicato stampa del Gruppo Astronomico Tradatese.

A TRADATE SI PARLA DEL DESTINO DELL’ UNIVERSO

Lunedì 24 Maggio, nuova serata del GAT al CineTeatro P.Grassi di Tradate


Continuano  le iniziative  del GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, di contorno alla 9° edizione della grande mostra sui pianeti esposta alla Villa Comunale di Via Mameli 13. Dopo la magistrale  serata dello scorso 17 Maggio dedicata ai grandi terremoti e incentrata su un collegamento diretto con Lucia Guaita a Santiago del Cile, il GAT (con un ennesimo grande sforzo organizzativo del tutto autonomo) ha programmato un  nuovo  imperdibile appuntamento per Lunedì 24 Maggio ’010, h21 al Cine-Teatro P. GRASSI.  Sarà questa volta il Prof. Roberto BUONANNO, Presidente della S.A.It. (Società Astronomica italiana) ad intrattenere il pubblico sul tema:  IL DESTINO DELL’ UNIVERSO. E’ molto importante ricordare che  il Prof. Buonanno verrà a Tradate da Roma ( insegna Astrofisica all’ Università di Roma) anche per visitare, nel pomeriggio,  la grande mostra sui pianeti che, come noto, ha ricevuto il patrocinio scientifico ufficiale  proprio dalla Società Astronomica Italiana, di cui è Presidente.

Poi, alle 21,  ci sarà l’ attesissima conferenza pubblica al Grassi, durante la quale il Prof. Buonanno cercherà di rispondere ad una domanda che l’uomo si fa praticamente da sempre:  che fine farà l’Universo?

Come noto, negli anni 50   E. Hubble scoprì che tutte le galassie si stanno allontanando e che quindi l’Universo si sta espandendo. Questo, però, NON è ancora sufficiente per rispondere alla domanda sul futuro  dell’ Universo. Quello che bisogna conoscere è piuttosto il tipo di espansione al quale l’Universo è sottoposto. Una espansione troppo rapida o una troppo lenta, per esempio,  non permetterebbe l’esistenza di materia come quella che osserviamo, inclusa quella di cui siamo fatti noi stessi.

Fino a pochi anni fa i cosmologi si erano concentrati a “pesare” l’Universo, convinti che se questo si fosse rivelato  sufficientemente pesante (ossia ricco di materia), l’attrazione gravitazionale sarebbe riuscita a fermarne l’espansione  in un futuro più o meno lontano. Corollario di questo risultato sarebbe il ritorno dell’ Universo al suo stato iniziale prima del Big-Bang, in una (possibile) infinita serie di oscillazioni.

La ricerca di materia ha però fornito un risultato inatteso e clamoroso: si è infatti scoperto che la  materia  visibile costituisce non più del 4% di tutto ciò che esiste nell’Universo !  Un altro 20% sarebbe composto da  materia oscura, ossia invisibile e di natura  ignota. Soprattutto la stragrande maggioranza del contenuto dell’Universo sarebbe una misteriosa “energia oscura”. E’ chiaro che, in questa situazione, il lavoro dei Cosmologi del 3° millennio è diventato drammatico, perché ben il 96% dell’ Universo (Energia oscura + materia oscura) appare invisibile ed inconoscibile. In altre parole  ci si chiede quale affidabilità  attribuire a tutte le teorie cosmologiche attuali, essendo esse basate solo sul quel 4% di materia che  si riesce direttamente a vedere e studiare. Da qui la nascita di una molteplicità  di ipotesi, una più stravagante dell’altra.  Al punto che, se tutto questo fosse confermato, quella presente sembrerebbe essere l’ ULTIMA epoca cosmica nella quale è ancora possibile osservare l’Universo stesso !





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