Antares Venere
test di Piergiovanni Salimbeni
25 giugno 1998




In questo articolo parlerò di come l'Antares sia riuscita a presentare un rifrattore da 10 ad un prezzo che corrisponde a meno della metà dei rifrattori acromatici da 4" presenti su mercato.
Chi è un esteta dell'immagine non leggerà questo articolo, ma chi è invece affascinato dal prezzo invitante (855 €) e dalla possibilità di avere in casa un bel tubo da 10 cm, leggerà con interesse quanto sto per dire.

Ma incominciamo con le descrizione tecniche. Seguace del metodo Walter Ferreri vorrei descrivervi minuziosamente tutti i particolari della scatola d'imballaggio e dei sacchetti portaoculari ma mi limiterò a trattare i dati tecnici essenziali: Come ben sapete in linea generale un rifrattore dotato di un semplice doppietto classico ossia una lente convergente frontale crown (silice. ossido di potassio) unita ad una divergente posteriore di tipo flint (silice, ossido di potassio, ed ossido di piombo) per compensare l'aberrazione cromatica dovrebbe avere una lunghezza focale di almeno un metro. Di fatto il Venere presenta questa caratteristica, anche se la qualità delle lenti è minore rispetto a quelle montate sul Vixen da 10 cm. o sul Konus di pari diametro.

Per quanto riguarda la montatura equatoriale alla tedesca nulla da eccepire se la si utilizza per le osservazioni visuali, anche con la slitta portafiltri ed un ploss da 40 mm. non ho riscontrato fastidiose vibrazioni, ha patto di non estendere il treppiede di alluminio per tutta la sua lunghezza che è di 130 cm.
Il prezzo di poco superiore agli 800€ ha costretto l'Antares ad utilizzare del materiale plastico per comporre il tubo, comunque pur sottoponedolo agli sbalzi di temperatura di questo gelido inverno, non si è verificato nessun problema. Un altro difetto che si deve specificare è la messa fuoco abbastanza dura (almeno nello strumento da me provato) ; il cercatore invece non è dei migliori.

Ma veniamo alle prestazioni.

LA LUNA
Il residuo di aberrazione cromatica si può facilmente risolvere acquistando un filtro giallo chiaro, del resto questa caratteristica intrinseca dei rifrattori non apocromatici l'ho riscontrata anche nel famoso e costoso Pronto, seppur limitatamente.e nei più costosi rivali acromatici.
Il 6 ed il 7 marzo osservando la Rupes Recta potevo apprezzare i contorni e i piccoli domi che la circondano, nei momenti più calmi, (seeing tra 2 e 3) potevo ammirare anche la rima Birt. Ben visibili anche in altre serate i craterini piroclastici all'interno di Alphonsus e i picchi centrali nel centro di Copernicus, Comparando ad S-C da 20 lo strumento presentava una inferiore risoluzione, ma nelle serate più turbolenti l'immagine coadiuvata anche da un bel filtro rosso 23A era decisamente più calma.
Molto bello anche il cratere Posidonius che mi permetteva di osservare oltre alla sua costa centrale anche il piccolo craterino situato a sud.

CIELO PROFONDO
Dieci centimetri non sono molti per osservare le più tenui galassie comunque belle soddisfazioni le ho avute osservando la nebulosa d'Orione ed M81 ed M82.
In queste serate invece la nebulosa della Lira si può osservare a 50 ingrandimenti come una sottile nuvoletta in mezzo ad un cielo purtroppo chiaro a causa dell'inquinamento luminoso. Non ho potuto osservare sotto i cieli di alta montagna comunque il Monte S.Martino in provincia di varese (1020M slm) è abbastanza alto per poter permettere decentemente la visibilità di oggetti che non siano lampioni e fari di auto.
Per quando riguarda gli amassi stellari: ben risolto quello doppio in Perseo, mentre M35 nei gemelli ed M13 in Ercole appaiono più come una sottile evanescenza. Ho osservato Andromeda in una serata pessima e quindi non posso espormi più di tanto, comunque Ngc 205 era ben visibile.

STELLE DOPPIE

Il propietario del telescopio Paolo Ricciardi, amico nonché appassionato astrofilo è riuscito durante i mesi invernali a sdoppiare Zeta Orionis, Rigel, Castore e Polluce , mentre ha avuto notevoli dificoltà a sdoppiare a 200X Eta Orionis.

SATURNO
Non ho potuto esaminare il comportamento dell'ottica guardando il pianeta gassoso, riferirò quanto riportatomi dal sig. Ricciardi:
"...Alla fine di febbraio a 150 ingrandimenti con il solito filtro giallo chiaro, si potevano tranquillamente, turbolenza permettendo le strutture atmosferiche della SEB e della Neb, la NTb e talvolta il caratteristico colore più scuro della NPR. Anche se i mesi primaverili non sono adatti per le osservazioni ad alta risoluzione ho osservato la divisione di Cassini e seppur con difficoltà la sovrastruttura dell'anello A in una serata di seeing perfetto.... "

LE PLEIADI
Le sette sorelle meritano un discorso a parte, con un ploss da 40 mm l'immagine è decisamente incantevole contenute perfettamente nel campo risultano meno luminose che in un S-C da 20 ma molto puntiformi e contrastate.

GIOVE

Nelle serate di medio seeing coadiuvati dal solito filtro giallo si può osservare la macchia rossa, la NEB, la SEB, la NTB e la STB visibile anche le eclissi dei satelliti galileiani. Innumerevoli altri dettagli, senza comunque arrivare a raggiungere la ricchezza dei dettagli ed il contrasto di un Vixen da 10 cm si potranno ammirare invece nelle rare notti calme e vellutate.

ATTENZIONE!!

Leggendo altre prove strumentali su riviste di Astronomia "Coelum " e "Nuovo Orione ho verificato l'estrema differenza dei risultati ottenuti da Walter Ferreri e dallo staff tecnico di Coelum. Per questo dopo aver disquisito con l'amico Raffaello Braga, il quale mi ha ulteriormente informato sulla qualità cosrtuttiva del loro esemplare ed di altri da loro testati, e sentito il parere di alcuni possessori di questo strumento, posso concludere affermando che l'ottica da me provata potrebbe discostarsi, anche notevolemente, dallo standard commercializzato dalla Antares.

DATI TECNICI :
apertura: 100 mm
focale: 1000 mm.
otturazione: 0
Risoluzione: 1,2" ( Teorica, non provata su campo)
peso 12 KG

Aberrazione cromatica: presente ma eliminabile con un filtro giallo chiaro
Collimazione: abbastanza precisa

PREGI:


DIFETTI:


GIUDIZIO: Chi pretende di più dovrà spendere molto di più.


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